Benedetta Bianchi Porro, un cammino di luce

Benedetta nasce nel 1936 a Dovadola (FC). Appena nata s’ammala di poliomielite. Nel 1953 si trasferisce a Milano per frequentare l’università: sceglie Medicina. È convinta che la sua vocazione sia quella di dedicarsi agli altri come medico. Purtroppo i sintomi di una grave malattia avanzano inesorabilmente. Comincia una lunga via crucis di interventi chirurgici, fino alla diagnosi che lei stessa formulerà per prima: neurofibromatosi diffusa o morbo di Recklinghausen. Un morbo rarissimo che la priva della vista e dell’udito, del gusto e dell’odorato immobilizzandola in un letto. La sua camera nella casa di famiglia a Sirmione (BS) diventa un crocevia di incontri e il suo letto un altare attorno al quale si crea uno straordinario cenacolo d’amore. Benedetta si spegne a soli 27 anni, il 23 gennaio 1964. La Chiesa l’ha dichiarata Venerabile nel 1993.